Sinceramente, a me sta portando alla disperazione e allo stress, 15 anni nessun problema, ora arriva uno cui non va’ bene nemmeno il minimo respiro e me lo ritrovo sempre che mi suona o a lamentarsi. Nello stupirmi di come si sia potuto autorizzare l’esercizio di un’attività così rumorosa in un’area residenziale dove la distanza tra una marciapiede e l’altro non supera i 7 metri, oltre l’esposto di cui sopra, cosa posso fare? Segnalo che ho una forma di autismo per cui mi è stata riconosciuta l’invalidità al 60% per cui i rumori così forti mi causano crisi d’ansia. Dovendo lavorare il giorno dopo, ho dovuto utilizzare tappi di cerca e dormire sul divano in un’altra stanza. Mia moglie in camera da letto esposta sul lato giardino ha usato i tappi riuscendo a riposare a tratti, non dovendo lavorare il giorno dopo.
- Dimenticavo, ho contattato anche l’Enel ma dicono che non dipende da loro.
- Ho provato a scrivere all’AMA, ma non ho ricevuta nessuna risposta.
- Il rumore è avvertibile in tutta la zona e al piano stradale sembra inverosimile che ENEL possa non curarsi di un disturbo cosi evidente.
- Abbiamo anche osservato che la distinzione tra queste due categorie viene fatta, caso per caso, dal giudice.
- Oltre al rumore della musica in sé, ci potrebbero essere anche schiamazzi notturno dei clienti del locale, che sostano nelle aree circostanti, quindi magari nel marciapiede o nei parcheggi per chiacchierare o fumare.
Infatti – secondo la sentenza del 2016 della Corte di Cassazione – si può ricorrere alle vie legali soltanto se il rumore superi la soglia della “normale tollerabilità”. In altre parole, deve trattarsi di un rumore effettivamente fastidioso, non tollerabile e percepito da più condomini. Ogni regolamento può modulare tali fasce orarie a proprio piacimento così come anche vietare, all’interno degli appartamenti, la realizzazione di attività di per sé rumorose (asili nido, palestre, ecc.).
Possono esserci delle indicazioni di orari diversi a seconda del giorno della settimana, per esempio per il weekend, o durante i giorni festivi, ma anche per le diverse stagioni. Non è così strano avere un orario diverso durante l’estate, dove le giornate sono più lunghe, e in cui potrebbe esserci, per esempio, una variazione agli orari del silenzio serali. Esistono, inoltre, alcune polemiche di tipo giuridico in merito alla competenza e alla responsabilità di schiamazzi effettuati nella zona adiacente ai pub, pizzerie, http://smiad.ma/2022/01/26/tours-gratuits-sans-depot/ o locali notturni.
Visto che la notte di domenica a lunedì (18/19 settembre) non possiamo spostarci e dormire in un albergo perché l’indomani i miei figli e io dobbiamo andare a scuola , Vi preghiamo di farmi sapere a chi posso rivolgermi la sera stessa per impedire un altro tractor-show da incubo per noi. 1) Quali consigli potreste darci al fine di far emergere il rumore durante la rilevazione acustica di questa settimana, che secondo noi non è diminuito dalla rilevazione precedente? Sicuramente spegneremo tutti i dispositivi al fine di riportare la situazione di base il più possibile uguale a quella esistente durante la prima rilevazione acustica. Ci siamo così accorti che, dopo l’accensione del riscaldamento nell’ottobre dell’anno scorso, abbiamo iniziato a sentire un rumore continuo, giorno e notte, percepito come frequenze medio-basse.
Il controllo del rispetto della normativa per la tutela dell’inquinamento acustico propedeutico per il rilascio delle concessioni edilizie per le attività elencate nel presente articolo, viene effettuato dall’ UOC Servizio Ambiente, coadiuvato, se previsto, da parere del corrispondente servizio dell’A.R.P.A.C. Ai sensi degli articoli precedenti non si concedono deroghe a quelle attività rumorose a carattere temporaneo ubicate a distanza inferiore a 250 metri da ospedali, case di cura e di riposo, scuole e biblioteche (queste ultime considerando i soli orari d’ufficio). L’uso di insonorizzazioni, la predisposizione di accorgimenti tecnici come quello della realizzazione del cosiddetto “tetto sonoro”, e l’utilizzo di sistemi di controllo e di limitazione della potenza degli impianti acustici, consentono in genere di far rientrare la rumorosità entro il cosiddetto limite della normale tollerabilità.